L’identificazione si basa sul riconoscimento, il monitoraggio e la registrazione delle attività svolte nelle filiere industriali (meccanica, elettronica, automotive etc.).
Le applicazioni di identificazione e tracciabilità si compongono di diversi elementi quali lettori di codici 1D/2D (manuali o fissi), sistemi di visione, codifica del pezzo attraverso stampa etichette o marcatura DPM, verificatori e software gestionale.
Come approccio di base la tracciabilità parte dalle materie prime, dai semilavorati e dalle risorse, attraverso il processo produttivo, fino ad arrivare al prodotto finito. Mentre la rintracciabilità fa il percorso inverso. Per ottenere un buon processo di tracciabilità, devono essere definiti a priori:
1. Le caratteristiche del prodotto che si intende realizzare
2. Le caratteristiche delle materie prime che entrano nella realizzazione
3. Il personale e le attrezzature utilizzati
4. I processi che entrano nel ciclo produttivo
I primi due punti di tracciabilità garantiscono in futuro l’individuazione della materia prima che ha generato una non conformità. Il terzo punto è relativo al processo di trasformazione delle materie prime: data, personale, attrezzature utilizzate, parametri di processo impostati. Questo terzo punto permetterà di individuare eventuali anomalie nel processo produttivo.
La tracciabilità consente anche il controllo dei semilavorati in uscita: metodo di controllo, data, strumento di controllo. In sequenza è quindi possibile identificare tutti i punti nodali del sistema di tracciabilità, sempre con l’ottica di garantire il percorso a ritroso (rintracciabilità) e la possibilità di individuare la causa di una non conformità. Lotto e punti di tracciabilità devono essere correlati ad un’identificazione di un gruppo di prodotti omogenei. In alcuni casi l’identificazione viene eseguita per singolo prodotto (numero di serie).
I processi realizzativi di un prodotto possono essere molteplici (in base alla sua natura: alimentare, industriale, chimico, logistico, ecc.). I prodotti finiti con uguale numero di lotto dovrebbero avere avuto una storia “realizzativa” univoca e derivare dalle stesse materie prime.